sabato 22 dicembre 2012

I benefici dei cereali integrali....

I cereali sono una delle fonti principali di nutrimento per l’uomo fin dall’antichità più remota, anche se l’inizio dell’agricoltura, e quindi dello sfruttamento sistematico delle risorse della terra, viene fatta risalire a più di 10.000 anni fa a partire dalle regioni del Vicino e Medio Oriente del nord Africa.



Si chiamano cereali tutti quei semi ricchi di amidi ( ma anche di proteine) che maturano su una spiga e ce generalmente fanno parte della famiglia botanica delle Graminacee, con qualche eccezione. Quinoa e amaranto, per esempio, sono semi di piante che appartengono ad altre famiglie botaniche ma che hanno una composizione nutrizionale simile a quella dei cereali.
Vi sono nel mondo centinaia di specie differenti di cereali, anche se quelli più famosi, affermati  e coltivati sono: frumento, mais, riso, orzo, farro, avena, miglio, segale, quinoa e amaranto.
Il cereale integrale in chicco offre nutrienti completi e ben bilanciati dal punto di vista nutrizionale e solo per fare un esempio, i chicchi di frumento integrale contengono 12 grammi di proteine per 100 grammi di cereale secco, cioè oltre il 50% della quota proteica presente in 100 grammi di carne; contengono inoltre, come già detto, carboidrati complessi, acidi grassi insaturi, vitamine, enzimi, minerali e fibra.
Con la raffinazione del chicco si decide “incomprensibilmente” di scartare molti di questi nutrienti, dando luogo a un alimento sbilanciato dal punto di vista nutrizionale e comunque più povero, che richiede come meccanismo di compenso da parte dell’organismo: un super lavoro degli organi digestivi, il rallentamento del transito intestinale a causa della mancanza di fibre, un bisogno continuo di cibo a causa di una dieta che se pur ipercalorica risulterà spesso carente dal punto di vista nutrizionale.

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