giovedì 14 marzo 2013

MIO FIGLIO MANGIA SOLO TOAST AL BURRO!

Proprio a me doveva capitare di sentire una frase del genere!
"...sa, mio figlio mangia solo toast al burro! Non c'è verso di fargli assaggiare niente altro!"
Altre volte ho sentito di bambini che non hanno mai assaggiato un frutto, mai mangiato una verdura, neanche una foglia di insalata. Altri che al solo pensiero di assaggiare dei fagioli si fanno venire i coniati di vomito.
Come si può arrivare a situazioni tanto estreme?
Di chi mai sarà la responsabilità?
Certo che è molto più semplice spalmare del burro sopra un toast piuttosto che "combattere" con un bambino abituato solo a pochi sapori, anzi, a volte, come in questo caso, ad un unico e triste sapore: pane in cassetta (un mix di farine raffinate e agenti chimici) e burro.
Genitori completamente inconsapevoli, che evidentemente non mettono nella giusta ottica il rapporto alimentazione-salute, non solo per i propri figli, ma anche per loro stessi.
Ma anche senza essere dei fanatici del cibo genuino, del vegetarianesimo o del veganesimo, un bambino che non viene abituato dai propri genitori a conoscere i diversi cibi è come se guardasse il mondo attraverso un piccolo buco nella parete.
Può guardare un solo angolo di mondo, magari bellissimo, fantastico, favoloso...ma solo quell'unico singolo angolo di mondo.
L'assaggio di un nuovo piatto è l'inizio di un viaggio tra i sapori, può ampliare la nostra percezione di salato, piccante, dolce oppure amaro!
Bisogna dare altre chance alle nostre papille gustative, alla nostra fantasia e alla nostra creatività!
Molto spesso i cibi che all'inizio non ci piacciono diventano poi i nostri favoriti, ma bisogna concedersi di osare!
Più che un problema di papille gustative, in realtà, il problema risiede nel nostro cervello, nella limitata  percezione che abbiamo di buono e cattivo, di goloso e gustoso.
E le nostre scelte alimentari vengono apprese dai bambini, sia nel bene che nel male!
Già da piccolissimi, vedere la mamma che addenta una rossa e succosa mela con evidente soddisfazione, non può che condizionare la nostra idea di "mela=bontà".
Quando ci sarà data occasione di assaggiare personalmente una mela allora, lo faremo sicuri di andare incontro ad una vera bontà, proprio come ci ha insegnato inconsapevolmente la nostra mamma!
Quindi, bambini che mangiano solo ed esclusivamente il ragù della Nonna Giusi, oppure solo crostatine di quella marca a colazione, hanno probabilmente genitori con gli stessi gusti!
Quello che mi rattrista di più in tutta questa storia, è più che altro il poco rispetto nei confronti del cibo.
Cibo che diamo per scontato, per superfluo, trattato come rifiuto dopo pochi attimi di sosta nel piatto.
In questo momento di crisi, credo che soffermarsi un attimo a riflettere sulle nostre cattive abitudini a tavola, sia una buona occasione per poter ampliare i nostri orizzonti gustativi!
Provate, e tranquilli, non diventerete certo tutti verdi se assaggiate dei broccoli!



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